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Sono stati qui presi in considerazione gli studi su Antonio Gramsci in lingua tedesca pubblicati in Germania (in seguito Orientale ed Occidentale) dal 1927 al 1989. Il lavoro è iniziato a partire dalla bibliografia gramsciana stilata da John Cammett[1], tenendo conto della necessità di prendere in considerazione anche i testi minori quali articoli giornalistici e recensioni, per capire meglio la portata dei principali studi gramsciani in area tedesca e, tra le opere straniere tradotte, quelle che ne hanno in qualche modo influenzato il corso. Ciò che manca, diversamente da quel che dovrebbe competere ad una bibliografia completa, è uno spoglio sistematico delle riviste popolari[2] o la manualistica scolastica, cioè quegli strumenti che potrebbero ulteriormente definire il quadro complessivo dell’inesistenza o dell’interesse della divulgazione politica dell’opera del sardo. Non si è però qui cercato di dare mere indicazioni quantitative sulla divulgazione, ma di costruire un quadro generale sugli studi gramsciani, le influenze, i temi prediletti, secondo uno schema relativamente rigido che segue e intende completare la lista di studi contemplati dalla nuda bibliografia di Cammett.
Come premessa per la vera e propria analisi della ricezione gramsciana, come accennato, ho pensato fosse utile al lettore una bibliografia comparativa tra gli scritti gramsciani pubblicati nelle maggiori lingue europee per mettere in evidenza l’interesse per Gramsci e le reali opportunità, nel mondo tedesco, di leggerne l’opera nella propria lingua: un passo obbligato per la diffusione e lo studio di un pensatore straniero.
Alcuni accorgimenti grafici possono a mio avviso rendere più agevole la consultazione del testo per chi è interessato ai dati bibliografici. Perciò a differenza della bibliografia secondaria, i testi presi in esame dalla Tesi – appartenenti alla bibliografia in tedesco (o tradotta in tedesco) degli studi su Gramsci e dunque ripresi dalle schede-riassunto compilate in quel lavoro precedente alla vera e propria redazione della Tesi – sono indicati in nota con il cognome dell’autore in maiuscoletto.
Riproduco di seguito un grafico che può fornire indicazioni esplicite sulla distribuzione cronologica delle pubblicazioni riguardanti Gramsci in lingua tedesca; rispetto ai primi dati raccolti in base alla bibliografia di Cammett, questi sono stati arricchiti da nuovi titoli reperiti durante il lavoro, per quanto in alcuni casi la mancanza di qualsiasi riferimento a Gramsci abbia comportato l’eliminazione del dato. Diversamente dall’opera di Cammett, ho scelto tra i titoli in tedesco solo quelli pubblicati in Germania.
Abbreviazioni
Per le citazioni dai Quaderni del carcere utilizzo l’abbreviazione Q a cui segue il numero del Quaderno, il paragrafo e la pagina corrispondente all’edizione critica di Valentino Gerratana. Inoltre, è disponibile online presso il sito di LiberLiber (liberliber.it) una raccolta di scritti gramsciani, che utilizza l'edizione tematica: ho ritenuto opportuno dare riferimento in nota anche a questa pubblicazione, si troverà dunque la sigla del volume, con riferimento a questa Tavola delle abbreviazioni, già compilata nel 2003 per la mia Tesi di Laurea.
TAVOLA DELLE ABBREVIAZIONI
Raccolte sistematiche
MS Il materialismo storico e la filosofia di Benedetto Croce, Einaudi, Torino 1948, XXII-299 p. [Opere di Antonio Gramsci, 2]
QM La questione meridionale, a cura della Commissione culturale della Federazione torinese del Pci, Tipografia popolare, Torino 1949, 35 p. [Cultura nuova, 1].
IOC Gli intellettuali e l'organizzazione della cultura, Einaudi, Torino 1949, XV-208 p. [Opere di Antonio Gramsci, 3], 19668, XV-202 p. [Opere di Antonio Gramsci. Quaderni del carcere, 2].
NM Note sul Machiavelli sulla politica e sullo Stato moderno, Einaudi, Torino 1949, XXI-371 p. [Opere di Antonio Gramsci, 5], 19666, XXII-371 p. [Opere di Antonio Gramsci. Quaderni del carcere, 4].
R Il Risorgimento, Einaudi, Torino 1949, XIV-235 p. [Opere di Antonio Gramsci, 4], 197411, [Quaderni del carcere, 3].
AF Americanismo e fordismo, a cura di Felice Platone, Feltrinelli, Milano 1950, 94 p. [Universale economica. Storia e filosofia, 9].
LVN Letteratura e vita nazionale, Einaudi, Torino 1950, XX-400 p. [Opere di Antonio Gramsci, 6], [Quaderni del carcere, 5].
PP Passato e presente, Einaudi, Torino 1951, XVIII-274 p. [Opere di Antonio Gramsci, 7], 19666, XVIII-273 p. [Opere di Antonio Gramsci. Quaderni del carcere, 6].
ON L'Ordine Nuovo. 1919-1920, Einaudi, Torino 1954, XV-500 p. [Opere di Antonio Gramsci, 9].
Antologie
AR L'albero del riccio, Presentazione e note di Giuseppe Ravegnani, illustrazioni di Felicita Frai, Milano-Sera editrice, Milano 1948, 226 p. [Biblioteca di lettura. Serie letteratura], 19493, [Biblioteca di cultura. Letteratura, 2].
QM La questione meridionale, Rinascita, Roma 1951, 111 p. [Piccola biblioteca marxista, 30].
Epistolari
LC Lettere dal carcere, Einaudi, Torino 1947, 260 p. a cura di Sergio Caprioglio, Elsa Fubini, 1965, XLV-949 p. [Nuova Universale Einaudi, 60; Opere di Antonio Gramsci, 1].
Il back end del lavoro
Mutuando il termine dalla programmazione informatica, vorrei qui illustrare il metodo di lavoro seguito per ricercare, analizzare e infine esporre i risultati di un lavoro ampio e diversificato come quello che ho affrontato per arrivare alla stesura della Tesi. Inizialmente ho utilizzato una metodologia che avevo sperimentato e affinato per lavori di taglio bibliografico e, in parte, per la redazione della mia Tesi di Laurea (Bibliografia gramsciana ragionata. 1952-1956)[3].
1. Compilazione bibliografia di partenza
Il primo passo è consistito nella compilazione di una bibliografia di tutti i testi in tedesco che si riferiscono a Gramsci: fortunatamente gran parte del lavoro è già stato svolto anni or sono da John Cammett con la sua bibliografia internazionale complessiva su Gramsci[4]. A questa prima stesura si sono aggiunti in itinere altri materiali rintracciati grazie a ricerche ad hoc sui maggiori opac internazionali, ma soprattutto attraverso un’attenta ricostruzione dei riferimenti con raffronti incrociati desunti durante la lettura degli studi stessi. Dalla lista dei testi in tedesco, che nel corso della ricerca è andata crescendo, ho escluso i testi in lingua tedesca di provenienza svizzera ed austriaca. Al contempo ho iniziato quell’intensa ed impegnativa attività logistica dettata dalla necessità di ridurre i viaggi in Germania al minimo indispensabilein considerazione dei costi.
2. Localizzazione
La localizzazione dei testi è avvenuta in gran parte tramite motori di ricerca in rete a partire dall’efficientissimo Karlsruher Virtuelle Katalog (kvk), rintracciabile all’indirizzo: http://www.ubka.uni-karlsruhe.de/kvk.html. Si tratta di un «aggregatore» di motori di ricerca fornito dalla Biblioteca Universitaria di Karlsruhe, che permette indagini specifiche in ventitré paesi attraverso quasi sessanta sbn ed opac nazionali e specialistici. Come si può immaginare i cataloghi tedeschi, austriaci e svizzero-tedeschi mi hanno permesso ricerche mirate. Il secondo canale di ricerca utilizzato è stato il catalogo sbn nazionale italiano, che precedentemente faceva riferimento ad iccu, l’Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle Biblioteche Italiane e per le Informazioni Bibliografiche (http://www.internetculturale.it). Per le ricerche locali ho utilizzato l’ opac della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze e ed il catalogo della Biblioteca della Fondazione Istituto Gramsci di Roma, consultabile attraverso il Polo sbn degli Istituti Culturali di Roma (http://www.istituticulturalidiroma.it). Molto utile è stato per il reperimento puntuale dei testi in ambito torinese il polo SBN piemontese Librinlinea (http://sbnweb.csi.it:8092/BASIS/opacx/udmopac/esimplex/sf), mentre per i volumi presenti nelle biblioteche d’ateneo ho fatto ricorso al Catalogo unico d’Ateneo dell’Università di Torino (http://cavour.cilea.it/SebinaOpac/Opac).
3. Reperimento
Ho potuto rintracciare parte del materiale nelle biblioteche nazionali – molti degli studi maggiori anche nelle biblioteche torinesi – ed è stata particolarmente utile la Biblioteca della Fondazione Einaudi del capoluogo piemontese, dove è accessibile alla consultazione oltre un centinaio di titoli, specialmente saggi riportati da riviste. Testi della medesima natura sono reperibili ancora in ambito torinese alla Biblioteca Interdipartimentale Gioele Solari alla Biblioteca Giovanni Tabacco del Dipartimento di Storia dell'Università degli Studi di Torino. Di particolare utilità si è rivelato inoltre il servizio fornito da quest'ultima per la consultazione di riviste digitalizzate, il progetto Trova@Unito (http://malachia.unito.it:3210/unito/a-z/unito), nonché le risorse online a disposizione dei ricercatori, accessibili dalla pagina web delle biblioteche Tabacco e Solari (http://library.unito.it/solari-tabacco/index.php). A tal proposito vorrei ringraziare il prof. Giovanni Carpinelli per aver accettato la mia richiesta per accedere ai servizi della Biblioteca di Storia.
Le mie ricerche in Germania si sono svolte principalmente durante tre viaggi a Berlino, dove, avvalendomi di alcune collaborazioni, ho dedicato alcune settimane allo spoglio del materiale presso la Staatsbibliothek di Berlino nella sezione centrale di Unter den Linden (collegata digitalmente al settore di Potsdamer Straße). Fatta eccezione per alcuni volumi protetti, ho potuto non solo consultare il materiale ma farne copia cartacea o in immagine digitale. Per il reperimento del materiale in altre biblioteche tedesche sono stata aiutata da colleghi e studiosi tedeschi.
Per quanto riguarda i testi rimanenti mi sono affidata ad altre biblioteche italiane, come la Biblioteca gramsciana di Gonnosnò (Oristano), la Biblioteca dell’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale e la Biblioteca Civica Sormani, entrambe con sede a Milano.
Nel reperimento degli ultimi testi – ove possibile – ho ritenuto più economico comprarli tra l’usato reperibile in internet piuttosto che affrontare ingenti spese per altri viaggi in differenti biblioteche periferiche in Germania.
4. Lettura
Per motivi meramente logistici legati al reperimento dei testi, la ricerca inizialmente non ha potuto seguire criteri rigorosamente cronologici, pur cercando di aderirvi il più possibile. Per questa ragione i risultati del mio lavoro hanno avuto in itinere un andamento non omogeneo, favorendo l’incertezza ed il timore di fornire un’idea storiograficamente sbilanciata, se non addirittura falsata, nella stesura del testo, dato il limite oggettivo di avere a disposizione immediatamente la totalità del materiale prodotto per ogni tranche cronologica.
Ad una suddivisione del materiale secondo il criterio cronologico è stata affiancata un’analisi di carattere formale con uno schema di riconoscimento degli studi a seconda della loro natura (saggi, monografie, monografie collettanee, articoli) e del luogo di pubblicazione (brd, ddr).
5. L’analisi Introduttiva
a. Rassegna della storiografia esistente
L’analisi introduttiva ha preso le mosse da una rassegna delle pubblicazioni – in italiano e altre lingue – che si sono occupate della ricezione, quand'anche marginale, di Gramsci in Germania, al fine di poter operare un confronto con le conclusioni a cui arriva la Tesi.
b. Dati quantitativi
È stato necessario un aggiornamento continuo della bibliografia di partenza per prendere in considerazione anche i nuovi testi via via rintracciati.
c. Studi particolari
I. I testi gramsciani a disposizione in tedesco (e altre lingue[5]
Questa indagine, che come verrà argomentato in seguito non si limita alla registrazione di dati quantitativi, serve a comprendere quali testi gramsciani fossero a disposizione degli studiosi al momento della redazione dei propri contributi; ciò è stato fatto non soloper l’area linguistica tedesca ma anche – al fine di sottolinearne il ruolo – per quella italiana e francese (molti autori tedeschi ancora negli anni Ottanta facevano riferimento alla lettura di Gramsci dall’italiano[6]). L’indagine ha tenuto conto di alcuni criteri, soprattutto per quanto riguarda i testi gramsciani tradotti in Germania:
la natura formale dei testi (raccolte o antologie), collegando questi ultimi al periodo storico in cui sono stati concepiti e pubblicati, prendendo inoltre in considerazione il modo in cui sono stati recepiti. L’analisi è stata facilitata dal riferimento alle recensioni apparse all’epoca.
- il luogo di pubblicazione dei testi (brd o ddr)
- i testi in lingua italiana utilizzati per le traduzioni
- Un panorama conciso delle vicende editoriali che non sono andate a buon fine[7]
- Una tabella delle pubblicazioni in italiano, tedesco (suddiviso tra brd-ddr), francese, spagnolo ed inglese, utile per il confronto immediato.
II. I rapporti con la bibliografia gramsciana italiana
Ho preso in considerazione la bibliografia in italiano[8], ma riflessioni di più ampio respiro sul periodo seguente sono state possibili in base ad opere come il Gramsci conteso di Guido Liguori e Leggere Gramsci di Giancarlo Jocteau[9].
III. Caratteristiche della lettura gramsciana in Germania
Parallelamente all’emergere di temi particolari durante la lettura dei testi, si è reso necessario l’approfondimento di alcuni argomenti storici e teorici particolari:
- Mediazione italiana nella lettura di Gramsci fino almeno a buona parte degli anni Sessanta (in seguito alla morte di Togliatti)
- Posizioni politico-ideologiche bordighiste, attinenti non solo a quelle originali del fondatore del pci, ma anche al movimento politico che al suo pensiero si collega
- Interpretazioni filosofiche che vanno dall’hegelo-marxismo alla filosofia di Galvano della Volpe, fino alla lettura gramsciana a partire da Mario Tronti.
- Approfondimento del pensiero filosofico di Alfred Schmidt, Louis Althusser e Nicos Poulantzas.
- Approfondimento del pensiero politico di Rosa Luxemburg e di altri pensatori tedeschi e non (Karl Korsch, György Lukàcs, i membri della Scuola di Francoforte, Otto Bauer), alla cui parentela con Gramsci alcuni autori nella bibliografia gramsciana tedesca fanno riferimento più o meno esplicito.
- Opera letteraria e appunti politici di Brecht.
- Approfondimento generale di storia della linguistica e della linguistica gramsciana, a partire dal saggio di Franco Lo Piparo, rielaborazioni di Derek Boothman e Peter Ives.
- Pensiero politico del g.r.e.c.e. Di Alain de Benoist.
- Storia politica e sociale della brd e ddr.
- Le linee politiche e storia della spd.
- Le linee politiche e storia della sed.
- L’eurocomunismo.
- Storia e linee politiche generali all’interno del movimento del Sessantotto in brd, sviluppi negli anni Settanta, movimenti di opposizione extraparlamentare e frammentazione dei gruppi politici marxisti.
6. L’analisi degli studi
Nel corso della lettura, oltre alla precisazione dei dati bibliografici dei testi elencati nella Bibliografia gramsciana di Cammett, ho compilato schede «riassuntive» sulle caratteristiche ed il contenuto di ogni testo preso in esame. Per ogni titolo ho infatti cercato di valutare l’atteggiamento politico e filosofico dell’autore verso Gramsci e la sua opera, senza trascurare l’appartenenza a partiti, movimenti politici, scuole filosofiche.
In itinere si è resa necessaria la definizione di una periodizzazione interna alla bibliografia gramsciana tedesca: quest'ultima è stata organizzata in base ai risultati emersi dalla lettura degli studi e l’indice in questo senso può dare un’idea generale immediata. Sono altresì emerse nello studio dei testi alcune categorie gramsciane dominanti e temi maggiormente dibattuti a seconda del periodo in esame, corrispondenza che ha talvolta illuminato le strette connessioni con la storia politica e sociale del paese. Dove opportuno ho integrato questo tipo di informazioni al termine della disamina degli studi attraverso passi specificatamente dedicati alla sintesi degli aspetti emersi nel flusso della storiografia gramsciana.
Alcune integrazioni
Oltre ad aver allegato in nota le notizie strettamente necessarie, ho ritenuto appropriata la creazione di due appendici a guisa di apparato critico alla Tesi, sia per non appesantire il testo, sia per dare maggiori informazioni di contestualizzazione, in vista della comprensione degli orientamenti politici di studiosi ed istituzioni. Si tratta di schede biografiche o storiche organizzate in ordine alfabetico. Nella prima appendice sono infatti riportate le biografie degli studiosi che hanno dato un contributo maggiore o originale allo sviluppo degli studi gramsciani, senza dimenticare che per il pubblico italiano molti di questi nomi sono per lo più sconosciuti; la seconda appendice è invece dedicata all’editoria, comprendendo case editrici e riviste, e ai fenomeni sociali più rilevanti, sempre secondo i medesimi criteri di scelta.
Tradurre e non tradire
Nella stesura della Tesi ho deciso di riportare una traduzione delle citazioni dai testi, riportati come dall’originale in lingua tedesca. Mi sono perciò dovuta confrontare con rilevanti questioni linguistiche, determinate dalla necessità di riportare una traduzione il più possibile fedele all’originale e di mantenere il senso contestuale dei passi citati. Partendo da quest’ultimo fattore imprescindibile, ho tentato quindi di rendere la traduzione quanto più aderente possibile all’originale, attraverso un’attenta scelta dei termini italiani nelle sfumature più adatte per non tradire la versione tedesca; l’aiuto del prof. Frosini in questo senso è stato determinante.
Lungi dal giustificare eventuali mancanze, benché le mie conoscenze della lingua tedesca abbiano reso possibile la sistematica stesura di questo lavoro, mi sono tuttavia resa conto che i limiti a cui va incontro questo lavoro derivano dall’oggettiva constatazione del non essere di madrelingua tedesca e di non aver avuto una formazione all’interno della cultura tedesca. Pur perseguendo l’obiettivo di rendere il più fedele possibile la «traduzione» (in senso gramsciano) in italiano degli studi apparsi in questo contesto, mi rendo conto che dall’ambito della cultura tedesca ne saranno particolarmente evidenti alcuni limiti.
[1] Vale la pena di ricordare le fonti bibliografiche utilizzate per le ricerche preliminari: Cfr. [John M. Cammett] Bibliografia gramsciana 1922-1988, a cura di John M. Cammett, prefazione di Nicola Badaloni, Roma, Editori Riuniti-Fondazione Istituto Gramsci, 1991, XXIII-475 pp. [Accademia. Annali Fondazione Istituto Gramsci] e Bibliografia gramsciana. Supplement updated to 1993. Containing 3428 entries, with subject and geographic indexes and appendices containing and languages of publications, a cura di J. M. Cammett, M. L. Righi, Roma, Fondazione Istituto Gramsci, 1995, 267 pp.; l'url utile per rintracciare la bibliografia gramsciana online nella sua versione testuale: http://www.gramsci.it/A6Web/bibliografiagramsciana.htm ; sempre su http://www.gramsci.it, dall’aprile 2005 è possibile consultare questa ampia bibliografia, che contiene oltre 15.000 titoli in 33 lingue, con un database interrogabile, presente per ora in versione Beta Test, per completezza delle ricerche consiglio comunque di far riferimento alle semplici pagine html suddivise in ordine alfabetico; cfr. anche Gramsci nella Biblioteca della Fondazione. Catalogo 1922-1997, a cura di Rosangela Zosi, Fondazione Istituto Piemontese Antonio Gramsci, Torino 1997, XV-440 pp. e, sempre a cura di Rosangela Zosi, Gramsci nella Biblioteca della Fondazione. Supplemento al Catalogo 1922-1997, Fondazione Istituto Piemontese Antonio Gramsci, Torino 2002, I-122 pp., i due cataloghi sono scaricabili nella versione in pdf sul sito dell’Istituto Gramsci di Torino: http://www.gramscitorino.it/vita_opere.asp?id_pagina=97; cfr. la newsletter dell'International Gramsci Society all'url: www.italnet.nd.edu/gramsci/igsn/index.html.
[9] Cfr. Liguori, Guido, Gramsci conteso. Storia di un dibattito 1922-1996, Roma, Editori Riuniti, 1996, XIII-305 pp. e Jocteau, Gian Carlo, Leggere Gramsci. Una guida alle interpretazioni, Milano, Feltrinelli, 1975, 169 pp.
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