Nota conclusiva alla stampa del maggio 2007
23 maggio 2007
La mia esperienza per la Bibliografia gramsciana ragionata ha visto la gemmazione in seguito alla compilazione solitaria di una vasta bibliografia gramsciana, edita qualche anno fa, ed all’interno di un potenziale progetto editoriale cui l’autrice, ancora prima del momento della stesura di queste righe, non credeva più non solo per motivi personali, ma anche e soprattutto per motivi etici, nonché di metodo e di una sincera condivisione della conoscenza.
Questo piccolissimo strumento che è la Tesi di laurea, lavoro che ho compilato, in solitudine e con l’ingenuità di studentessa, con quanta più precisione ed acribia ho potuto, deve rimanere fruibile al maggior numero di persone possibile, senza costi aggiuntivi a quelli già esorbitanti di copiatura.
Al momento sto lavorando ad un progetto molto simile che riguarda l’area tedesca, cui conto di dare piena forma quando concluderò il Dottorato.
Questo lavoro è stato ispirato da precisi valori ideologici, all’interno di un’università pubblica ed i cui costi (di reperimento del materiale, copie, viaggi talvolta inutili per l’Italia) ho dovuto far fronte con il solo aiuto della mia famiglia. Per questo motivo dello scritto originale (oltre a cambiamenti quali la specificazione dei codici delle schede ed alcuni refusi) non posso mantenere i ringraziamenti scritti nell’ormai lontano aprile 2005.
Ringrazio qui, per l’appoggio e l’affetto che contraccambio, oltre ai colleghi sopracitati: dott. Gesualdo Maffia e dott.ssa Filomena Pompa, anche la dott.ssa Giovanna Savant, studiosi validi e seri, cui auguro un futuro sereno.
Prego gli studenti e studiosi gramsciani di non perdere mai la bussola e di continuare sulla strada della condivisione della conoscenza. Consiglio affettuosamente la lettura di R. M. Stallman, creatore della Free Software Foundation: l’etica hacker e, insieme, la comprensione che il mondo non termina con un precipizio al limitare delle nostre piccole e talvolta davvero misere specializzazioni mi è stato molto utile quando l’ago della bussola sembrava impazzito.
Elisabetta Roggero
dottoranda in Storia dei partiti e dei movimenti politici
XXI ciclo
Università degli Studi di Urbino "Carlo Bo"