Premessa

Questa Tesi di laurea si inserisce in un progetto di ampio respiro, concepito dal Prof. Angelo d’Orsi: la BGR (Bibliografia Gramsciana Ragionata), che prevede la realizzazione di una bibliografia ragionata degli studi su Antonio Gramsci; per il momento, la BGR si limiterà alla produzione italiana, suddivisa in tranches cronologiche.

Tale progetto parte dalle bibliografie gramsciane esistenti, in primis da quella realizzata da John Cammett[1] (compresi gli aggiornamenti periodici realizzati sul sito dell’International Gramsci Society[2] e della Fondazione Istituto Gramsci di Roma, curati dallo stesso Cammett e soprattutto da Maria Luisa Righi e Francesco Giasi), dal Catalogo della Fondazione Istituto Piemontese A. Gramsci, curato da Rosangela Zosi[3], ma anche dalla raccolta di ritagli di stampa organizzata da una assai nota studiosa gramsciana, Elsa Fubini (alla quale si deve la prima edizione completa per l’epoca delle Lettere dal carcere, anche se l’edizione apparve con doppio nome[4]), e da lei disposti in ordine cronologico (parzialmente usati nella bibliografia di Cammett) e disposti fisicamente in cartelline. Le Carte Fubini (CF nelle abbreviazioni delle nostre schede) sono depositate presso la Biblioteca della Fondazione Gramsci di Roma, dove ho potuto consultarle.

Il modello di riferimento del nostro lavoro è la celebre, e ancora oggi imprescindibile, Bibliografia campanelliana di Luigi Firpo[5]; ma si è tenuto presente anche, come modello, una recente bibliografia machiavelliana[6]. Si tratta in sostanza, diversamente da quanto è stato pur lodevolmente fatto da Cammett e da quanto sta facendo Maria Luisa Righi, di non limitarsi all'elenco di titoli dedicati a Gramsci, bensì, sulla base del reperimento fisico degli scritti editi nelle più diverse sedi e nelle più disparate forme, di leggerli e recensirli brevemente.

Dunque, nel nostro lavoro, ad ogni titolo preso in esame, si fornisce una descrizione sintetica, ma esauriente del suo contenuto, cercando sempre anche di dare elementi di conoscenza sull’autore (o sugli autori), i suoi orientamenti politici, la sua collocazione intellettuale. E, pur nei limiti di una sobria attitudine al giudizio, si cerca infine di far capire al lettore se e in quale direzione il testo in questione possa avere una sua utilità.

Proseguendo il lavoro iniziato da Francesca Chiarotto, Per una bibliografia gramsciana ragionata. 1943-1951, prima di una serie di tesi tutte affidate e seguite dal prof. D’Orsi (in corso di realizzazione nella Facoltà di Lettere e Filosofia, oltre che in quella di Scienze Politiche), vengono qui presi in considerazione esclusivamente i testi in lingua italiana apparsi in Italia; restano dunque esclusi, almeno in questa sede, pubblicazioni apparse fuori d’Italia e pubblicazioni in altre lingue.

Il senso di questa scelta sta nel seguire le pubblicazioni che hanno contribuito a determinare la conoscenza della figura e dell’opera di Antonio Gramsci nel nostro paese e che hanno generato, dibattiti, approvazioni, utilizzi strumentali, lavori di indagine critica, filologica, ermeneutica, e un generale, largo arricchimento della cultura italiana, con l’apertura di filoni d’indagine nuovi, o l’influenza profonda su filoni preesistenti della ricerca storica, filosofica, politologica, sociologica, antropologica, pedagogica, estetica, letteraria, linguistica…

La Bibliografia di Cammett è di utilizzo difficilissimo, in quanto presenta una serie enorme di titoli (l'edizione «online» ne conta ormai 14.500, in 33 lingue) che si susseguono gli uni agli altri in ordine alfabetico, senza alcuna organizzazione ulteriore che consenta di rintracciare quello che si sta cercando, senza alcun criterio utile a discriminare, scegliere e capire quello che serve ai fini della ricerca. Dunque nel nostro lavoro, facendo tesoro delle indicazioni del prof. D’Orsi, si è seguito tutt’altro orientamento. Vale a dire fornire uno strumento utile a chi compia studi gramsciani, aiutandolo ad orientarsi all’interno di quella che è ormai una vera foresta di titoli.

I titoli qui rubricati, perciò, non sono disposti alfabeticamente, e nemmeno in ordine cronologico assoluto, anche se il criterio di organizzazione rimane in primo luogo cronologico per anno. All’interno di ciascun anno si è proceduto secondo un ordine ragionato, che permetterà sicuramente di orientarsi meglio fra le innumerevoli pubblicazioni esistenti, anche solo in lingua italiana.

 

Lo schema funzionale utilizzato all’interno di ciascun anno considerato, è il seguente:

 

I)  Monografie di autore unico

II)         Opere collettive e miscellanee

III)       Saggi, capitoli e paragrafi in volume di autore unico

IV)      Saggi, capitoli e paragrafi in opere collettive

V)        Atti di Convegni e Seminari

VI)      Introduzioni, Prefazioni, Postfazioni, Premesse, Avvertenze, Note

VII)    Opuscoli (firmati o anonimi, collettivi o di autore unico)

VIII)  Raccolte documentarie

IX)      Atti Parlamentari (et similia)

X)        Saggi in periodici scientifici

XI)      Fascicoli speciali di periodici

XII)    Recensioni

XIII)  Articoli giornalistici (quotidiani e settimanali)

XIV)         Interviste

XV)  Voci di dizionari e di enciclopedie (alfabetiche)

XVI)         Sezioni e capitoli di enciclopedie sistematiche

XVII)       Capitoli e paragrafi di manuali scolastici

XVIII)     Opere creative (racconti, romanzi, poesie, drammi teatrali…)

XIX)         Cronologie

XX)  Bibliografie

 

All’interno di ciascuna sezione dello schema, per facilitare la ricerca, si è utilizzato un criterio alfabetico e una numerazione progressiva assoluta premettendo le ultime due cifre dell’anno. Gli articoli anonimi sono inseriti al fondo di ogni sezione. Naturalmente non per ogni periodo considerato sarà possibile trovare titoli che si collochino in ciascuna delle sezioni previste.

   Come già detto, il progetto BGR prevede la suddivisione in periodi cronologicamente delimitati principalmente sulla base di una periodizzazione interna alla storia editoriale gramsciana. Il periodo preso in considerazione all’interno di questa Tesi, tenendo conto del carattere di questo progetto che necessita di un lavoro d'équipe e di una pratica organizzazione interna, segue il momento in cui è già stata ultimata la pubblicazione dei Quaderni (l'ultimo volume, Passato e Presente, esce nel 1951), ed arriva all'«indimenticabile 1956», per usare una celebre espressione[7], anno «singolarmente importante nella storia degli intellettuali italiani dopo il fascismo»[8], per lo sfaldamento del blocco intellettuale formatosi a sinistra, su cui incide gravemente una serie di avvenimenti politici, nazionali ed internazionali: nel febbraio il XX Congresso del pcus e più tardi la diffusione del rapporto segreto Chruščëv; nell'autunno le drammatiche crisi dei regimi democratico-popolari in Polonia e in Ungheria; a dicembre l'VIII Congresso del pci; la ricezione, le interpretazioni e gli utilizzi dell'opera gramsciana subiscono influssi determinanti da questo quadro storico-politico, come spiegherò più avanti, nell'introduzione storiografica.

   Oltre alle già succitate bibliografie gramsciane esistenti, e alle Carte Fubini[9], ho preso in considerazione nel mio lavoro, il fondamentale studio di Guido Liguori, Gramsci conteso[10], che ripercorre il dibattito suscitato dalle pubblicazioni gramsciane dal 1922 al 1996, e Leggere Gramsci[11] di Gian Carlo Jocteau, opera precedente assai meno analitica e completa.

La Bibliografia di Cammett, in quanto completa, è stata la principale fonte di riferimento per iniziare il reperimento fisico dei testi e da questi ultimi, annotando citazioni o riferimenti meno espliciti, sono pervenuta ad un esiguo numero di testi non contemplati nel lavoro di Cammett, che per quanto riguarda il periodo di cui mi occupo sono stati qui aggiunti.

Caratteristica di un forte numero di testi qui analizzati è la prima pubblicazione in riviste scientifiche, di cui si incontrano raramente collezioni complete, per il reperimento dei testi, che sarebbe stato praticamente impossibile limitandosi all'area bibliotecaria piemontese, è stato perciò necessario un lavoro di ricerca preliminare nel catalogo sbn   ed alcune reti opac e successivamente in loco in altre biblioteche italiane. Ho svolto le mie ricerche fuori dal Piemonte principalmente a Roma, alla Biblioteca della Fondazione Gramsci (utile anche per le pubblicazioni divulgative del pci),  alla Biblioteca di Storia Moderna e Contemporanea ed alla Biblioteca Nazionale Centrale. In quest'ultima, per la consultazione di monografie di carattere letterario, è stato particolarmente utile il Fondo Falqui[12]; per il reperimento di saggi in riviste minori sono state d'aiuto la Biblioteca dell'Istituto Gramsci Emilia-Romagna e la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze.

Le schede relative a ciascun titolo preso in considerazione, numerate in ordine assoluto, e gli indici cronologici e alfabetici che completano la Tesi, facilitano la consultazione della Bibliografia, anche grazie alla possibilità di rinvii interni: questi sono indicati all'interno delle schede fra parentesi tonde con una freccia seguita dal codice numerico (la succitata numerazione progressiva assoluta a cui sono state premesse le ultime due cifre dell’anno).

 

Per lo svolgimento di questo lavoro intendo ringraziare il personale delle Biblioteche sopra citate e la Fondazione Istituto Piemontese A. Gramsci con la Dott.ssa Rosangela Zosi, direttrice della Biblioteca ed il suo collaboratore dott. Matteo D’Ambrosio.

 

I soli ringraziamenti che posso dare per l’appoggio e l’aiuto intellettuale nella redazione di  questo paziente lavoro vanno ai miei colleghi ed amici dott. Gesualdo Maffia e dott.ssa Filomena Pompa.



[1] Cfr. [John M. Cammett] Bibliografia gramsciana 1922-1988, a cura di John M. Cammett, prefazione di Nicola Badaloni, Roma, Editori Riuniti-Fondazione Istituto Gramsci, 1991, XXIII-475 pp. [Accademia. Annali Fondazione Istituto Gramsci] e [J. M. Cammett; M. L. Righi] Bibliografia gramsciana. Supplement updated to 1993. Containing 3428 entries, with subject and geographic indexes and appendices containing and languages of publications, Roma, Fondazione Istituto Gramsci, 1995, 267 pp.; L'url per rintracciare la bibliografia gramsciana online: http://www.gramsci.it/A6Web/bibliografiagramsciana.htm.

[2] Il contributo bibliografico italiano, a cura di Guido Liguori ed Alessandro Errico, è consultabile all'indirizzo: http://www.gramscitalia.it/html/biblio.htm .

[3]Cfr.[Rosangela Zosi] Gramsci nella Biblioteca della Fondazione. Catalogo 1922-1997, a cura di Rosangela Zosi, Torino, Fondazione Istituto Piemontese Antonio Gramsci, 1997, XV-440 pp. e Gramsci nella biblioteca della Fondazione. Supplemento al catalogo 1922-1997, a cura di R. Zosi con la collaborazione di Matteo D'Ambrosio, Torino, Fondazione Istituto piemontese Antonio Gramsci, 2002, IV-122 pp.; il primo volume è disponibile in formato pdf, diviso in due parti, ai seguenti collegamenti: http://www.gramscitorino.it/downloadDB.asp?iddoc=208 e http://www.gramscitorino.it/downloadDB.asp?iddoc=209.

[4] Cfr. Antonio Gramsci, Lettere dal carcere, Torino, Einaudi, 1947, 260 pp. [Opere di Antonio Gramsci, 1]; a cura di Sergio Caprioglio e Elsa Fubini, 1965, XLV-949 pp. [Nuova Universale Einaudi, 60].

[5] Cfr. Luigi Firpo, Bibliografia degli scritti di Tommaso Campanella, in «Atti della R. Accademia delle Scienze», 1940. Per una puntuale ricostruzione degli studi campanelliani di Firpo, si veda: Enzo Baldini, Luigi Firpo e Campanella. Cinquant’anni di ricerche e pubblicazioni, in «Bruniana e Campanelliana», 2, 1996, pp. 325-58.

[6] Cfr. [Silvia Ruffo Fiore] Niccolò Machiavelli. An annotaded bibliography of modern criticism and scholarship. Compiled by Silvia Ruffo Fiore, Greenwood Press, New York – Westpoint (Conn.) – London 1990, XIV-810 pp.

[7] Usata per la prima volta da Pietro Ingrao riecheggiando il film sovietico uscito nel 1952 di Michail E. Čaureli, L'indimenticabile 1919, è entrata in uso negli anni immediatamente successivi; dà il titolo ad un saggio sul XX Congresso del pcus e l'VIII Congresso del pci contenuto in Pietro Ingrao, Masse e potere, Roma, Editori Riuniti, 1960, pp. 101 e sgg.

[8] Alberto Asor Rosa, La cultura, in Storia d'Italia. IV. Dall'Unità a oggi, Torino, Einaudi, 1975, tomo II, p. 1620.

[9] Per il periodo 1952-1956 le CF constano di ritagli di articoli giornalistici italiani, di cui mi sono qui servita, e di saggi da riviste o dattiloscritti in lingua straniera; la consistenza delle cartelline dal 1952 al 1955 è particolarmente esigua rispetto al periodo precedente; la cartellina 1956 risulta mancante.

[10] Cfr. Guido Liguori, Gramsci conteso. Storia di un dibattito 1922-1996, Roma, Editori Riuniti, 1996, XIII-305 pp. [Biblioteca tascabile].

[11] Cfr. Gian Carlo Jocteau, Leggere Gramsci. Una guida alle interpretazioni, Milano, Feltrinelli, 1975, 169 pp.

[12] La biblioteca personale del critico letterario Enrico Falqui (1901-1974) è stata acquisita dalla Biblioteca Nazionale centrale di Roma nel 1976 ed aperta al pubblico nel 1982, con una sala riservata intestata al suo nome.

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