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53.10 - De Martino, Ernesto, Note di viaggio

De Martino, Ernesto, Note di viaggio, in «Nuovi Argomenti» [Torino], I (1953) pp. 47-79

 

Sotto forma di semplici appunti, tra i racconti e le osservazioni che D. M. trae da una spedizione etnologica in Lucania nell’ottobre del 1952, v’è una citazione volta a dimostrare la «validità di un importante pensiero di Gramsci» (p. 64). Il filo rosso dello studio antropologico è focalizzato sul rapporto tra le formazioni culturali del mondo degli oppressi ed i «momenti critici dell’esistenza storica» (p. 47) in cui è disvelata la radicale precarietà esistenziale, qui rivista attraverso la descrizione degli esiti delle ricerche sui canti popolari, gli scongiuri ed i lamenti funebri. Nel contempo, l’a. conduce una personale riflessione sulla natura della storia: muove dalla visione crociana, passa attraverso il marxismo e trova negli appunti gramsciani una sintesi dialettica: il riconoscimento della cultura come sovrastruttura è una «realissima esperienza storica» da parte di una società impiantata sull’oppressione che aspira all’emancipazione. L’a. prosegue citando AG: «molte concezioni idealistiche, o almeno alcuni aspetti di esse, che sono utopistiche nel regno della necessità, potrebbero diventare verità dopo il passaggio» (p. 64) ad un sistema culturale unitario; ma questo non è già un punto di partenza, come sostengono gli idealisti, ma un punto d’arrivo.

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