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52.01 - Trenta anni di vita e lotte del P.C.I.

Trenta anni di vita e lotte del P.C.I., a cura di Palmiro Togliatti, Roma, Rinascita, 1952, 240 p.

 

 

Tentativo cospicuo per fomare nei militanti e negli iscritti comunisti una coscienza storica sulla nascita e sullo sviluppo del partito, è composto da una quarantina di scritti dedicati a singoli fasi o protagonisti della storia del partito comunista. Curato direttamente da Togliatti con la formula della pluralità di saggi, al posto di una ricostruzione organica, che attutisce il carattere di ufficialità, ma lascia spazio a parzialità ed ambiguità.

Con omissioni e forzature le vicende della costituzione e dei primi anni di vita del PCd'I sono rilette con la liquidazione delle figure di Bordiga e di Tasca, cui corrisponde la valorizzazione esclusiva di Gramsci e Togliatti come fondatori del partito, i due sono costantemente accomunati nella lotta contro l'«estremismo» bordighiano e l'«opportunismo» di destra.

 

Il pensiero di AG è usato, al principio di ogni capitolo, nelle presentazioni dei contesti storici che scandiscono la storia del partito, ma appare anche sovente nei saggi specifici: nell'analisi del socialismo italiano di Colombi (pp. 19-20); alcuni principi tratti QM e L servono a R. Grieco per l'analisi dei partiti nel primo dopoguerra e fascismo (pp. 47-55); profondo rilievo è dato ad AG da G. Amendola, Una nuova fase della questione meridionale (pp. 217-222); non mancano i riferimenti gramsciani nei profili delle figure di Labriola (p. 17) e di Lenin (pp. 34-35). L'azione diretta di AG è ricordata come giornalista da D. Lajolo in La nostra stampa (pp. 233-238), ma anche da F. Platone in «L'Ordine Nuovo» (p. 35-40), che, riprendendo scritti precedenti di Togliatti, si sofferma soprattutto sulla formazione culturale del giovane AG e respinge le accuse di volontarismo e spontaneismo più volte mosse al gruppo di giovani comunisti torinesi, qui si trova un riferimento alle divergenze tra Gramsci e Togliatti nel 1920.

 

Il volume contiene alcuni scritti di AG: sotto il titolo Gramsci definisce la posizione storica del Partito comunista (pp. 41-45) è pubblicato l'editoriale Il partito comunista (in «L'Ordine Nuovo», II, n. 15 e n. 17, 4 e 9 settembre 1920); Il destino di Matteotti (pp. 73-74, tratto da «Stato Operaio», II, n. 28, 28 agosto 1924); Il compagno G. M. Serrati e le generazioni del socialismo italiano (pp. 80-81, nel primo anniversario della morte di Serrati in «Stato Operaio» [Parigi], I, n. 3, maggio 1927, ma originariamente pubblicato con il titolo Il compagno Giacinto Menotti Serrati, in «L'Unità», III, n. 113, 14 maggio 1926). D. Zucàro pubblica qui l'inedito Memoriale di Antonio Gramsci al Presidente del Tribunale speciale (carceri giudiziarie di Milano, 3 aprile 1928), reperito nel fascicolo della corrispondenza sequestrata ai corrieri Gidoni e Stefanini, tra gli atti del processo intestati ad AG.

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