52.59 - Carbone, Giuseppe, I libri del carcere di Antonio Gramsci
Carbone, Giuseppe, I libri del carcere di Antonio Gramsci, in «Movimento Operaio» [Milano], IV (1952) pp. 640-689
Premessa all’elenco dei libri che AG ha avuto in carcere e prima dell’arresto: quelli ritirati dalla cognata alla Clinica Quisisana sono riuniti a quelli presenti nella casa romana di via Morgagni e raccolti a Mosca; successivamente si sommano quelli provenienti dalla casa materna, consegnati da Carlo Gramsci. Nell’elenco appare anche una sezione dei libri conservati a Ghilarza.
Impossibile stilare un elenco certo dei volumi pervenuti e concessi al detenuto nel carcere di Turi ed a Formia, ma sono qui indicati con una sigla i volumi recanti il contrassegno carcerario, prova che AG li ricevette in cella.
C. racconta le difficoltà superate per ottenere in carcere i libri di studio e sottolinea l’azione svolta da AG presso il ministero di Grazia e Giustizia che «indusse il direttore degli Istituti di Prevenzione e Pena a proporre alla Commissione per la riforma del regolamento carcerario una sostanziale modifica a quanto già disposto circa il diritto dei condannati a ricevere e ritenere libri non compresi nella biblioteca interna del carcere. Il nuovo regolamento carcerario, entrato in vigore il 18 giugno 1931, accettava e riportava al suo Articolo 140 codesta modifica – nata dall’azione tenace svolta da Gramsci – per la quale ogni esclusione predeterminata di libri e giornali politici per condannati (…) veniva abolita» (p. 646).