52.29 - Cavina, Sergio, Antonio Gramsci e la questione meridionale ieri e oggi. Conferenza tenuta dal compagno Sergio Cavina della Segreteria della Federazione del P.C.I. di Ravenna
Cavina, Sergio, Antonio Gramsci e la questione meridionale ieri e oggi. Conferenza tenuta dal compagno Sergio Cavina della Segreteria della Federazione del P.C.I. di Ravenna, (Cinema Astra – Ravenna – 5 maggio 1952), per celebrare il XV anniversario della morte di Antonio Gramsci, edizione speciale dell'«Eco di Romagna» [Ravenna], n. 1, 21 maggio 1952, 12 pp.
Dopo aver ricordato i contributi di AG alla cultura italiana, l'a. spiega la ragione d'essere della questione meridionale con la «difesa degli interessi immediati e di casta della borghesia industriale del nord e dell'agraria feudale del sud» (p. 3), riprende la novità del pensiero di G. Dorso il cui limite è l'affidamento del compito storico della liberazione sociale ed economica alla piccola e media borghesia, vale a dire una classe sociale instabile e «sorda alle esigenze popolari» (p. 5). C. arriva così all'interessamento di AG per la questione meridionale, dove il ruolo del proletariato italiano è inteso come «artefice di una effettiva e concreta unità nazionale»: il problema esce «dai termini tradizionali, intellettualistici e di polemica fra élites per divenire un dato acquisito della coscienza del proletariato» (ivi). Sono qui ripresi riprende gli scritti R e QM per sviluppare anche il discorso gramsciano sul ruolo degli intellettuali del sud, ricordando, inoltre, come la prima enucleazione di questo pensiero appartenesse già al periodo dell'esperienza consiliare torinese.
In seguito C. si concentra sull'analisi della situazione meridionale contemporanea in vista delle prossime elezioni politiche.