52.15 - Garboli, Cesare, Struttura e poesia nella critica dantesca contemporanea
Garboli, Cesare, Struttura e poesia nella critica dantesca contemporanea, in «Società» [Firenze], VIII (1952) pp. 20-44
G. rivisita gli sviluppi della critica dantesca partendo dal Vico e concentrandosi sull’opera di F. De Sanctis per enucleare i capisaldi dell’estetica crociana applicata alla Divina Commedia. La netta separazione del Croce tra struttura e poesia è assunta come postulato per ogni analisi letteraria: sono presi in considerazione i contributi di Vossler, Rossi, Breglia, Sapegno, Russo, Momigliano, De Michelis, Chimenz e Sansone. In questo panorama, l’apporto gramsciano, nonostante sia l’a. ne faccia appena cenno, contribuisce a giungere ad un punto di non ritorno: con un’implicita indicazione di metodo, AG risolve la distinzione crociana rilevando il rapporto reciproco tra struttura e poesia, in un «trapasso continuo tra motivo strutturale e motivo poetico» (p. 35), cosicché il «senso della distinzione è dunque fondamentalmente mutato e la struttura diventa un momento indispensabile nell’elaborazione della poesia» (p. 44).