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54.02 - Garosci, Aldo, Totalitarismo e storicismo nel pensiero di Antonio Gramsci

Garosci, Aldo, Totalitarismo e storicismo nel pensiero di Antonio Gramsci, in Id., Pensiero politico e storiografia moderna, Pisa, Nistri-Lischi, 1954, pp. 193-257

 

Con un’ampia premessa biografica a carattere culturale e politico, G. introduce al pensiero e all’azione politica precarceraria di AG, segue una profonda analisi del carattere letterario riconosciuto alle LC e infine un percorso attraverso la teoria politica dei Q, in cui G. tenta di dare una risposta al tema centrale: la peculiarità del marxismo gramsciano. G. ne nega il carattere materialistico a favore di uno storicismo in cui si riconosce l’influenza crociana, ma limitato dall’obiettivo comunista di una società priva di contraddizioni. «Nell’identificare filosofia e politica (o distinguerle solamente per “gradi”), nel postulare un ordine nel quale la filosofia non sarebbe più nata dalle contraddizioni della politica (e perciò della vita) egli totalitario era, e duramente» (p. 233). La critica di G. ai concetti di partito ed egemonia si indirizza all’ambiguità della teoria centrale gramsciana d’«impulso revisionista e liberale» (p. 241) coniugata con un «rinnovato totalitarismo, più energico e più assolutistico e più illiberale» (ivi) perché si fonda sull’idea di «un “salto” fuori delle contraddizioni della società grazie a una ferrea organizzazione che cerca di legarsi le forze intellettuali e di sottometterle» (ivi).

Il saggio conclude con una descrizione esemplificativa dei temi letterari e storiografici presenti nei Q.

Affermando la «scarsa fecondità» «dei tentativi che sono stati fatti fin qui per riprendere le idee di Gramsci» (p. 257), G. nega la popolarità del Gramsci scrittore politico sennonché «come fondatore in Italia di un’organizzazione politica centralizzata e manovrata, come mito, egli è effettivamente popolare» (p. 256).

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