56.13 - Novacco, Domenico, Adolfo Omodeo, il marxismo e la storia del Risorgimento
Novacco, Domenico, Adolfo Omodeo, il marxismo e la storia del Risorgimento, in «Belfagor» [Messina-Firenze], XI (1956) pp. 183-90
Dalla lettura di IOC, LVN, PP e R, l’a. riprende i giudizi di AG su L’età del Risorgimento italiano (1931) come introduzione alla storiografia di Omodeo: dal carattere individuale e psicologico dell’opera, ai fatti singoli e marginali citati e non meditati, allo stile letterario scialbo, N. nega la validità delle critiche gramsciane, indicandone i limiti.
L’accusa di antistoricismo è motivata da AG: «L’Omodeo si pone implicitamente dal punto di vista di un’Italia preesistente alla sua formazione» (p.183) e su questo l’a. concorda, come per il giudizio di AG che rileva l’errore di prospettiva storica dell’opera: «in essa il Risorgimento italiano non è il fenomeno centrale ma uno dei vari fenomeni storici dell’età che si può dire liberal-borghese, ma che solo dal punto di vista italiano può essere detta del Risorgimento» (p. 184).
Dai motivi della critica gramsciana, N. riporta gli sviluppi operati da Candeloro, Cantimori e Leo Valiani, dimostrando che gli storici marxisti avvertono comunque la validità dell’opera di Omodeo, nonostante limiti di metodo e differenze ideologiche.